Abdoul ha scelto di parlare della libertà. Per lui la libertà è molto importante per esprimere tutte le proprie capacità.
La prima foto del suo progetto è un autoritratto, l’unica foto che Abdoul ha tenuto della sua vita in Guinea, dove, racconta, non si è mai sentito giudicato.

Per l’Italia invece, Abdoul divide il lavoro in due parti: in una fotografa gli ambiti della sua vita presente dove si sente libero e realizzato, nell’altra quelli dove non si sente libero perché è vittima di pregiudizi per il colore della sua pelle.


La libertà è la cosa più importante, bisogna essere liberi. Senza la libertà non possiamo esprimere nessuna nostra capacità.

Nel mio paese (Guinea) andavo in giro tranquillo, nessuno mi giudicava.

Dove mi sento libero, oggi in Italia:

Quando sono a casa, studio, mi riposo o parlo al telefono con la mia famiglia mi sento libero.

Quando gioco a calcio mi sento libero.

Quando sono a scuola e studio per fare il meccanico.

Dove non mi sento libero e vengo discriminato, oggi in Italia:

Sul treno e sul pullman non mi sento libero

In alcuni posti pubblici non mi sento libero

In piazza e al bar non mi sento libero

Se vado in alcuni posti, non mi sento libero. In tutti questi posti soffro dei pregiudizi per il colore della mia pelle.

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